Sorge in via Roma al bivio con via Sottopiantati (la strada provinciale per Casorzo) ai piedi della salita che porta in centro al paese.
Una incisione in un laterizio esterno della parete sinistra riporta in numeri romani la data di costruzione che risale al 1385, dove prima sorgeva un “ospitale”, dove i pellegrini in transito potevano trovare ristoro. Al suo interno è presente una statua di Sant’Antonio da Padova, ma la chiesa è dedicata a Sant’Antonio Abate e ciò è convalidato da una relazione di una visita pastorale fatta alla vecchia Chiesa Parrocchiale, nella quale viene citata la presenza di quest’ultimo Santo in un altare laterale.
Inoltre, nel catino dell’abside dell’attuale parrocchiale Sant’Antonio Abate è raffigurato con il fuoco in mano e sul bastone che tiene in mano dei campanelli, e non a caso il santo è protettore del fuoco e viene invocato per scongiurare gli incendi. Da ricordare che il suo nome è associato ad una forma di herpes, noto come “fuoco di Sant’Antonio" e che viene altresì invocato come protettore del bestiame, tanto che la sua effige veniva spesso collocata all’ingresso delle stalle.
La chiesa presente a Grana all’inizio del 1800 dovette versare in cattive condizioni, poiché il Vescovo vi proibì la celebrazione delle messe, ma la comunità, sul finire dello stesso secolo, si impegnò per la sua ricostruzione, questa volta a piano della strada e non più in basso come in origine.