Chi entra in Grana venendo da Calliano non può non
ammirare la piccola ma graziosa
Cappelletta eretta all’inizio di Corso Garibaldi, quella che un tempo era via Santo Stefano, come viene ancora spesso chiamata oggi.
E' situata proprio ai margini del bivio con via Serracastello (la strada che conduce alla vicina Casorzo), circondata da una siepe di
ligustro verde e di fiori, simbolo di religiosità e di devozione da parte degli abitanti della
via verso il loro protettore.
Ricostruita nel 1951 sulle rovine
di un antico pilone per spontanea iniziativa di un gruppo di abitanti della
zona e con la cooperazione fattiva di
tutte le famiglie della contrada, comprese quelle oriunde capitanate da Mario
Garrone (Birolo) e dal figlio Renzo, che ne furono poi gli esecutori materiali.
L’affresco che ancora oggi possiamo ammirare, molto più di una semplice pittura,
è
opera del chiarissimo Prof. Nello Cambursano di Torino, celebre restauratore di
affreschi, e raffigura la figura della Vergine di Fatima, regina della pace
attorniata da San Giovanni
Evangelista e Santo Stefano, con nello sfondo i tristi ricordi di guerra (era da poco finita la seconda guerra
mondiale, oltre alle lotte partigiane da cui Grana non fu esente) e sul frontale spicca la scritta: "San
Stevo prega par nui" (Santo Stefano prega per noi).
La
cappella fu benedetta con grande concorso di popolo il 13 Maggio del 1952 festa della prima apparizione di
Fatima dal parroco Mons. Guido Raiteri.